L’Ucraina afferma che le ispezioni delle navi che commerciano cereali nel Mar Nero stanno riprendendo
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L’Ucraina afferma che le ispezioni delle navi che commerciano cereali nel Mar Nero stanno riprendendo

Jun 13, 2023

KIEV (Reuters) - Le ispezioni delle navi stanno riprendendo in base a un accordo mediato dalle Nazioni Unite sull'esportazione sicura di grano dai porti ucraini del Mar Nero, ha detto mercoledì il vice primo ministro ucraino Oleksandr Kubrakov.

Ha scritto su Facebook che "le ispezioni delle navi vengono riprese, nonostante i tentativi della RF (Federazione Russa) di interrompere l'accordo".

L'agenzia di stampa russa RIA ha affermato che le ispezioni sono già riprese dopo due giorni di colloqui, citando l'ufficio stampa del coordinatore delle Nazioni Unite.

Kubrakov è in Turchia per discutere lo status della Black Sea Grain Initiative, concordata da Russia e Ucraina lo scorso luglio per contribuire ad alleviare la crisi alimentare globale.

Mosca afferma di aver accettato di estendere l'accordo solo fino al 18 maggio. Kiev e le Nazioni Unite affermano che l'accordo avrà altri 60 giorni di validità dopo tale data e sta cercando un accordo per garantirne la continuazione.

Kiev afferma che gli ispettori russi hanno smesso di far passare le navi che avrebbero dovuto spedire grano dall'Ucraina.

Il ministro dell'Agricoltura Mykola Solsky ha detto mercoledì che Mosca sta aumentando le difficoltà per l'Ucraina in un momento in cui tre paesi dell'Europa orientale hanno vietato le importazioni di cereali e prodotti alimentari ucraini.

"Ovviamente, i russi non potevano non trarre vantaggio da queste sfumature sul confine occidentale (ucraino)", ha detto Solsky ai giornalisti.

Mercoledì la RIA ha citato il Ministero degli Esteri russo che ha affermato che l'Ucraina e le Nazioni Unite stanno causando difficoltà con le ispezioni delle navi.

Ucraina e Polonia hanno raggiunto martedì un accordo per sbloccare il transito del grano ucraino a partire da venerdì, ma i divieti di importazione rimangono in vigore in Polonia, Slovacchia e Ungheria.

(Segnalazione di Max Hunder e Pavel Polityuk, a cura di Timothy Heritage)